(… e vale anche per il Coronavirus o Covid-19)
Qualsiasi struttura siete chiamati a gestire/amministrare, che sia un’azienda, un condominio, un esercizio commerciale o comunque un luogo in cui vi è passaggio, anche regolato e distanziato, di persone, sarebbe opportuno, periodicamente, effettuare pulizie più accurate del solito.
Per passare da una semplice “pulizia” a qualcosa di più incisivo è opportuno rivolgersi a strutture adeguate con esperienza in merito.
Quindi: definire la periodicità dei trattamenti, in pratica: quanto tempo deve trascorrere tra un trattamento e l’altro?; avere chiaro il concetto dell’azione da eseguire. Dire pulizia, evidentemente, non basta. Bisogna ben identificare, anche utilizzando il lessico opportuno, cosa bisogna praticamente fare.
Ma partiamo dal primo argomento. A meno che non intervengano imposizioni legislative o amministrative la periodicità può essere discrezionale. Oggi, più che mai, a fronte della pandemia da Covid-19, sarebbe opportuno effettuare, al più presto, trattamenti più incisivi su superfici e negli ambienti di uso comune.
La Circolare del Ministero della Salute del 22 Febbraio 2020 riporta, in relazione alla diffusione dell’epidemia comunemente denominata “da Coronavirus”, quanto segue: “ … A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia …” – e in un altro passo – “ … Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari.”
Anche se nella struttura gestita/amministrata non sono stati registrati casi di infezione, sarebbe opportuno, mai come in questo momento, provvedere al più presto, e ripetutamente, a trattamenti approfonditi di pulizia.
E qui veniamo all’approfondimento del da farsi. Una semplice pulizia non basta a debellare virus e batteri sanificando, quindi, un ambiente o una superficie. C’è bisogno di attività definite, dall’art. 1 del D.M. 274/1997, come “ … quelle che riguardano il complesso dei procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati ed aree di pertinenza mediante la distruzione o inattivazione di microrganismi patogeni …”.
Non è questo il momento per rimandare opportuni trattamenti di sanificazione degli ambienti comuni. Inutile ricordare che: “Prevenire …”.